T O P I C R E V I E W |
Fabbrone_75 |
Posted - 18 November 2007 : 20:50:02 Sul mio G-221 non pare prevista, in quanto il cavo originale è a 2 poli, ma per sicurezza sarebbe fattibile utilizzare un cavo a 3 poli con messa a terra ? (Suppongo da collegare al telaio metallico). Grazie
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7 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
Hobbygeloso23 |
Posted - 12 December 2007 : 16:08:10 Personalmente ho connesso a massa,i telai degli ampli Geloso, ne consegue un miglioramento nelle prestazioni e nella sicurezza...
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FABRIZIO |
Posted - 10 December 2007 : 13:01:02 Si, scusami, non sei tu che ti stai incartando ma io che forse sono troppo sbrigativo. Cerco di spiegarmi meglio:
Se l'apparato ha già la connessione di terra, sei a posto.
Se l'apparato non ha la connessione di terra, puoi metterla tu a patto di essere CERTISSIMO che l'apparecchio sia alimentato con trasformatore e che lo chassis sia isolato dal primario (la rete).
Se l'apparato non ha il trasformatore oppure ha un autotrasformatore, probabilmente ha già dentro una sorta di messa a zero volt mediante condensatore, dello chassis.
In questo caso bisognerebbe controllare bene lo schema. Diciamo questo: in quest'ultimo caso é meglio forse non fare nulla prima di aver esamintato bene lo schema e, in ogni caso, sarebbe bene, se l'apparato ha un capo della rete a massa, fare in modo che questo sia sempre connesso al filo neutro a mai alla fase !!! Usare un buon cercafase !!!
Questo vale per apparati tipo gelosino G255, ad esempio.
In ogni caso, senza schema, meglio non fare nulla ma limitarsi a controllare col cercafase che telaio o chassis, non lo facciano accendere. Nel caso, invertire la spina.
FABRIZIO i4-YFC |
Fabbrone_75 |
Posted - 09 December 2007 : 11:05:00 quote:
E comunque se non esiste già, infatti spesso il condensatore c'é già.
FABRIZIO i4-YFC
Ma questo condensatore dove va posto ? Mi pare di aver capito che va messo tra il filo della terra (al 99% non presente) e lo chassis dell'apparecchio. Ma se già c'è, si sottintende che già sia presente un cavo a tre poli ? Lo so, mi sto incartando.......
Scritto Da - Fabbrone_75 on 09 Dicembre 2007 11:05:42 |
FABRIZIO |
Posted - 29 November 2007 : 13:27:13 Eventualmente, prima di mettere un condensatore da 0,1 uF provare con 0,01 uF e via via aumentare ma non superare assolutamente gli 0,1 uF pena problemi di dissipazione sullo stesso condensatore.
FABRIZIO i4-YFC |
FABRIZIO |
Posted - 28 November 2007 : 14:04:36 In questi casi, si può tentare ugualmente, ai fini di migliorare la schermatura ai dissturbi, una messa a terra virtuale. Se già non esiste, si può collegare la terra allo chassis mediante un condensatore da 0,1 microfarad e da almeno 500 volt (meglio abbondare). La protezione "umana" non é garantita comunque, ma la schermatura ai disturbi spesso migliora. E comunque se non esiste già, infatti spesso il condensatore c'é già.
FABRIZIO i4-YFC |
Fabbrone_75 |
Posted - 28 November 2007 : 13:16:08 Grazie per la risposta e per le "eccezioni", visto che stavo per mettere la messa a terra anche su una radio con chassis colegato alla rete !!
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FABRIZIO |
Posted - 27 November 2007 : 13:27:18 Purtroppo gli apparati italiani costruiti sino ai primi anni 70 (qualcuno anche dopo) erano sprovvisti del collegamento di massa.
Mettere un cavo di alimentazione con la terra non é mai un errore, anzi, migliora sia la sicurezza sia la schermatura dai/verso/ai disturbi.
Direi anzi che quando si tratta di apparati con contenitore esterno in metallo, mettere la terra é d'abbligo !
La connessione va bene se fatta al telaio e, nel caso il contenitore sia composto da più parti staccate in metallo, magari separate da cerniere o elementi in plastica, é bene accertarsi che tutte le parti metalliche con cui possiamo venire accidentalmente a contatto siano a massa.
Naturalmente questa regola ha delle eccezioni, ma sono per fortuna rare.
Le eccezioni riguardano apparati che comunque non dovrebbero avere nessuna parte metallica esterna accessibile ma, bensì racchusi in contenitori completamente isolati, in legno o plastica. Mi riferisco ad apparati sprovvisti di trasformatori di alimentazione o, peggio, con autotrasformatori.
Un esempio classico é il famoso gelosino G255 che aveva il telaio collegato alla rete 220. Ma anche molti televisori costruiti ancora fino alla fine anni 60 inizio 70 che erano sprovvisti di trasformatore e che avevano le valvole in serie.
Anche molte radio tra gli anni 40 e gli anni 60 erano sprovviste di trasformatore.
In questi casi la terra non si può collegare.
Per comtrollare che la rete non sia connessa al telaio (chassis) basta provare con un buon tester tra i poli della rete e il telaio stesso, verificando che, dopo il transiente di carica di qualche condensatore, l'isolamento sia totale e perfetto.
Buon lavoro.
FABRIZIO i4-YFC |
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