DESCRIPTION: Registratore a nastro valvolare di ottima qualità ad alta fedeltà, disponeva di tre velocità 2,38 - 4,75 - 9,5 e di moltissimi accessori extra, appositamente progettati per il suo uso; era nato per essere utilizzato principalmente in campo professionale come uffici, studi legali, studi commerciali, segreterie ed anche per uso amatoriale e casalingo. Era concepito per essere comandato anche a distanza tramite telecomandi a filo appositamente realizzati per qualsiasi uso. Per l'uso casalingo esisteva un'altra versione il G.258 di pari caratteristiche, ma mancante della possibilità di telecomando con un costo leggermente inferiore. Per il G.268 fu progettato appositamente un accessorio elettronico, denominato VOCEMAGIC, che permetteva la partenza del nastro in presenza di un suono captato dal suo microfono. Altra caratteristica non meno importante era l'utilizzo di un trasformatore per l'alimentazione, a differenza dei vecchi modelli che utilizzavano un autotrasformatore, il che lo rendeva più sicuro essendo il telaio isolato dalla rete. Ottenne un grande successo commerciale, restò in produzione fino al 1965 per poi essere sostituito dal G.680 di pari caratteristche completamente a transistori, ma quella è un'altra storia. |
NOTE: Il G.268 nasce per la continua richiesta del mercato di un registratore che fosse comandabile a distanza tramite pulsanti o pedali per essere utilizzato da segretarie, dattilografe, ed infermiere nell'utilizzo in campo professionale. La Geloso già disponeva di un registratore telecomandabile, il glorioso G.255 SP, modello appositamente concepito per l'ufficio ma i telecomandi erano meccanici ed antiquati e risentivano della vecchiaia. A questo punto voglio raccontare un episodio vissuto in prima persona riguardante il famoso registratore G.268.
Correva l'anno 1962,in occasione del S. Natale il comune di Milano decise di erigere una torre in tubi di acciaio di circa ottanta metri in piazza Duomo ed incaricò la società Geloso di allestire un impianto acustico per la diffusione di segnali orari. Venne montato a tempo di record un impiato con un registratore G.268, dieci amplificatori della potenza complessiva di circa 500 Watt e venti tronbe esponenziali mod.N 2579 angolate in tutte le direzioni. L'impianto era comandato automaticamente da un orologio pilota che scandiva gli orari ogni mezzora e tramite una serie di rele', venivano attivati gli amplificatori tenuti costantamente in standby che permettevano la partenza del nastro del G.268 con i segnali precedentemente registrati cadenti ogni mezzora. Il sistema funzionava alla perfezione e rimase attivo dal 7 dicembre 1962 al 7 gennaio 1963 24 ore su 24, con il motore del G.268 ininterrottamente inserito per 30 giorni consecutivi. L'episodio da me raccontato è descritto ed illustrato con foto sul Bollettino Geloso N.89 estate 1963 a pagina 70. Dimenticavo un particolare, a quei tempi io avevo 18 anni ed essendo appassionato di elettronica e di apparecchi Geloso fui invitato ad assistere al collaudo delle apparecchiature grazie all'amicizia di diversi tecnici della società Geloso. L'effetto era spettacolare e fu ripreso dalla RAI TV di Milano in diverse occasioni; servizi e riprese furono effettuate da una troupe condotta dallo storico e famoso giornalista capo redattore di Milano Elio Sparano, purtroppo ormai sconparso. |