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 geloso 255, strani sintomi

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T O P I C    R E V I E W
andrea93 Posted - 22 February 2013 : 09:08:07
Buongiorno a tutti, ho acquistato un Geloso 255, per una cifra irrisoria, in condizioni decenti e con anche la scatola. Contento del mio acquisto l'ho provato e non dava segni di vita, solo un lontanissimo ronzio. Allora, anche leggendo altri post su questo forum ho seguito i vostri preziosi consigli e ho iniziato a cambiare tutti i condensatori a carta, quelli neri. Dopo aver ridato tensione era completamente assente l'anodica e, infatti, la resistenza da 180 ohm era completamente aperta. Sostituita ho avuto un miglioramento, ma sempre un'anodica veramente troppo bassa. Anche la resistenza da 6.8k e da 47k in serie al raddrizzatore erano completamente cotte. Sostituite queste ultime si è iniziato a sentire un leggero suono, ma piano, pianissimo. Armato di tester ho iniziato a provare le tensioni.

Premetto che il geloso lo provo sempre collegandolo ad uno stabilizzatore tv che mi isola galvanicamente e inoltre mi da una tensione di 220v, precisi. Tutte le misure sono state fatte tenendo il puntale nero collegato allo chassis del registratore.
La tensione al + del raddrizzatore è di soli 130 volt (la resistenza da 47 ohm a meno di errori del tester sembra ok!), contro i 170 da schema, ma poco male mi sono detto, vediamo dopo che succede.

35d5
pied.1 0v (ok)
pied.2 100v (invece di 135) e 100v (invece di 110)
pied.3 <4v (invece di 7)
pied.4 - pied.5 0v
pied.6 120v (invece di 150v)
pied.7 4v (invece di 7v)
pied. 8 Alta molto alta. O sbaglio io a misurare o c'è qualcosa che non va. Secondo il mio tester in modalità c.a. sul piedino 8 ci sarebbero 100v, ma mi pare strano, si sarebbe bruciato il filamento.

Passando alla ECC83
Sono tutte ok tranne sul piedino 1 dove mi ritrovo 0v, invece di 70v, e sul piedino 6 che invece di 100 ne ho 50.
Effettuando queste misure ho notato che nel momento in cui provo a misurare la tensione sul piedino 1 della ecc83 in altoparlante sento un forte ronzio di alternata (sintomo che amplifica) che aumenta o diminunisce a seconda della posizione del potenziometro del volume. Mentre sul piedino 6 anche li si sente un ronzio che invece non viene influenzato dalla regolazione del volume e non è tantomeno "ardito" come quello che ho sul piedino 1.

Gli elettrolitici erano completamente esausti, pieni di bolle e di rigonfiamenti. Li ho sostituiti tutti tranne quello da 16uF in serie alla resistenza da 47k, in quanto la capacità che sono riuscito a trovare, più vicina è di 22uF. Credo possa andare bene ma, ancora non l'ho sostituito. Che possa essere lui il responsabile dell'assenza dei 70v sul piedino 1 della 12ax7?

Per ultimo, ho notato che l'autotrasformatore tende a scaldarsi un pochino, diciamo che diventa appena tiepido dopo soli 5 minuti di lavoro, mentre il raddrizzatore al selenio, che non ho sostituito, rimane freddo.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo.
Ringrazio anticipatamente tutti quelli che leggeranno il mio post e che "perderanno" del tempo prezioso per dedicarlo ai nostri tanto amati gelosini.
Buona giornata a tutti.
Cordialmente
Andrea
9   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
andrea93 Posted - 03 March 2013 : 21:20:00
Ciao Fabrizio, scusa se ti rispondo ora, ma non ho avuto molto tempo in questa settimana. Vedrò di controllare ciò che mi hai suggerito, anche se non credo siano i condensatori, in quanto quelli nei "pressi" della 35d5 li avevo già sostituiti con alcuni al poliestere.

La cinghietta l'ho trovata in un negozio di elettronica che ha cose piuttosto vecchie a roma.
Alla fine non è neanche tanto particolare, è simile ad una da videoregistratore.

Buona serata
Andrea
FABRIZIO Posted - 27 February 2013 : 13:05:36
Solitamente quando registra male o non registra é quasi sempre colpa del mancato funzionamento dell'oscillatore ultrasonico di cancellazione.

Di solito é quasi sempre colpa dei condensatori dell'oscillatore che sono quelli nella "zona" 35D5 e precisamente il 10K e il 15K.

Controlla anche il 150pF a mica ed eventualmente sostituiscilo senza problemi.

Verifica anche la res. da 3,3 Mohm in serie al 150pF perché i valori alti di resistenze sono "avvezzi" ad alterarsi con molta facilità.

Solitamente tutte le resistenze dal Mega in su sono sempre a rischio di alterazione (si aprono).
Verifica anche il condensatore C2 (da 500pF) e quello da 0,5uF, entrambi sul connettore testina.

Comunque tutti i condensatori neri a carta (marca Circe o altri) sono a forte rischio e conviene sostituirli con altri a policarbonato.

Complimenti per aver trovato la cinghietta originale, mi puoi far sapere dove l'hai trovata ?
Mi faresti un grande piacere.

Grazie in anticipo e buon proseguimento...

FABRIZIO i4-YFC
andrea93 Posted - 26 February 2013 : 22:01:29
Ciao Fabrizio, scrivo poco perché vado di fretta.
La smagnetizzazione con saldatore a pistola ha sempre sortito,almeno tutte le volte che l'ho fatta, ottimi risultati. In una piastra a cassette che ho, avevo un tremendo fruscio di fondo, una passata ed è praticamente del tutto scomparso.

La puleggia del 255 è in ottime condizioni, non è imporrita ne deformata; è bastato un micro strato di vaselina, per fare scomparire tutti i rumori. Invece per quanto riguarda il piattello di destra, anche li è bastato un micro velo di vaselina, per ottenere il giusto attrito per il trascinamento.

Dopo averlo provato accuratamente, ho lavato e lucidato il mobile. L'ho rimontato e mi sono accorto che registra male. Cancella poco e ciò che è registrato è molto distorto. Quando ieri l'ho provato, registrando, andava benissimo.

Vedrò di rismontarlo, sarà sicuramente qualche resistenza che mi è sfuggita, che sarà fritta cambiando di valore.

Per ultimo, sono stato fortunato, ho trovato le cinghiette identiche alle originali, stessa forma, stessa dimensione, stessa consistenza.
Nel ringraziarti ancora per la tua gentilezza ti auguro una buona serata.
Andrea
FABRIZIO Posted - 26 February 2013 : 13:15:02
Mi fa piacere che tu abbia trovato la causa.
In effetti la mancanza di tensione sulla placca del primo triodo era molto sospetta.

Per quanto riguarda la smagnetizzazione fai molta attenzione perché fatta con un saldatore a pistola é una operazione moto delicata e molto rischiosa...!!!

Sinceramente non mi é mai capitato di dover smagnetizzare una testina Geloso comunque se proprio vuoi farlo stai attento a non toccare la testina a rischio di ......fotterla definitivamente !!!

Tra l'altro il campo magnetico generato dalla punta del saldatore é molto meno di quel che si pensi, ....in compenso il calore invece é tanto....!!

E' una procedura che qualche radiotecnico usava fare in mancanza dello smagnetizzatore ma sinceramente ho anche dei dubbi sul reale risultato.

Piuttosto allora prova a cercare sul web qualche schema per costruire uno smagnetizzatore che ce ne sono.

Può anche andar bene il nucleo di un piccolo relè, smontato dal corpo relè e alimentato in alternata, che almeno non scalda.... e che con la dovuta attenzione, interponendo una strisciolina di nastro in plastica, si può avvicinare, sino a toccarla, fino alla testina.

Il saldatore, credemi, usalo solo per saldare...!

Il "ballamento" che dici tu della puleggia é probabilmente causato da una ammaccatura della stessa puleggia causato da un prolungato accostamento della stessa sul perno.

Bisognerebbe smontarla e vedere se é ammaccata sulla circonferenza ed eventualmente metterla su un piccolo mandrino e tornirla leggermente limando qualche decimo di mm. abbastanza per togliere l'ammaccatura...senza esagerare !

A questo proposito, un trucco che io uso quando non uso il G255 é di riporlo con:

- cambio velocità in posizione intermedia
- pulsante giallo premuto

Questa configurazione allontana puleggia e capstan da ogni pressione deleteria che ne rovini i profili delle gomme.

Purtroppo i gelosini avevano tutti il difetto di avere le pulegge sempre in "tiro" e questo ne ha causato la precoce ammaccatura che poi, negli anni, con l'indurimento delle gomme, diventa un generatore di....sbattimento...!!!

Infine sul riscaldamento di trasformatore e motore sinceramente non saprei che dirti perché non ci ho mai fatto caso, comunque, normalmente, trasformatori e motori possono arrivare normalmente fino a 60-65 gradi senza problemi, mentre i problemi possono nascere se le temperature superano i 70-75 gradi in quanto cominciano a rovinarsi gli isolamenti.

Puoi usare un termometro e misurare la temperatura comunque vale sempre il vecchio sistema del termometro...."umano" e cioé che una persona "normale" comincia a scottarsi quando la temperatura di quello che tocca supera i 60-65 gradi.
Quindi se non ti scotti.....stai tranquillo !

Dimenticavo,
per la taratura della testina usa un nastro registrato con un registratore.."sicuro" sennò rischi di fare una taratura errata.

Per aumentare gli acuti potresti anche registrare un nastro a 4,75 e poi ascoltarlo sul G255 a 9,5 in modo da raddoppiare la frequenza dei segnali registrati.

L'ideale sarebbe usare un generatore di funzioni e registrare una nota almeno a 5 Khz ma anche la musica va bene.

Buon lavoro



FABRIZIO i4-YFC
andrea93 Posted - 25 February 2013 : 22:56:54
Nota all'altro post, è normale che motore e trasformatore, scaldino, abbastanza? Dopo una quindicina di minuti acceso erano belli caldi, il motore, soprattutto.
Grazie

Andrea
andrea93 Posted - 25 February 2013 : 22:41:54
Caro Fabrizio, Habemus Sonum!
E' bastato sostituire il condensatore da 16uF per riavere il suono, con tensioni tutte nella norma.
Anche la registrazione non è male, la meccanica, è un pochino rumorosa, devo mettere della vaselina sotto il piattello che regge la puleggia centrale, in quanto "balla" facendo rumore, soprattutto a 9.5 cm\s.

Domani smagnetizzo anche la testina con il saldatore istantaneo, e la allineo, come suggerito da bollettino ovvero con un nastro ricco di acuti.
Nel ringraziarti, ti auguro una buona serata.

Andrea
FABRIZIO Posted - 25 February 2013 : 12:57:28
Gentilissimo Andrea,
bene per tutto quanto mi scrivi, cambia pure l'elettrolitico da 16 con uno maggiore che male non fa anzi....trattandosi di un elettrolitico di filtro più é e meglio é.

E' probabile che la tensione bassa all'uscita del raddrizzatore sia causata da un assorbimento maggiore e la presenza di condensatori in corto o in perdita ne può essere la causa diretta.

Bene quindi per cambiare tutti i condensatori a carta con altri in policarbonato nonché per gli elettrolitici.

Solo un consiglio: cambia sempre un componente alla volta e poi prova il geleosino, così potrai meglio renderti conto di dove stava il problema....!

Buon lavoro !


FABRIZIO i4-YFC
andrea93 Posted - 25 February 2013 : 09:09:18
Ciao Fabrizio, innanzitutto ti ringrazio per la tua enorme gentilezza, nell'avermi risposto in maniera così accurata e mi scuso di rispondere solo ora, ma ieri dopo aver scritto la risposta, ho premuto inserisci nuovo post senza accorgermi che non avevo inserito user e password, perdendo quindi tutto.

Non sono radiotecnico, e nemmeno pretendo di esserlo, mi potrei definire uno sperimentatore, infatti, giocherello con questi apparecchi da ormai 5-6 anni. Ho riparato anche altri registratori, anche con il vostro aiuto. Mi documento sempre prima di intraprendere un "operazione", prima studio il possibile e poi agisco. Il mio problema è la fretta. La fretta che tante volte mi ha portato a commettere degli errori banali, il che, tante volte, mi ha costretto a tornare indietro. Ogni volta la stessa storia, non vedo l'ora di vedere funzionare ciò che sto "seviziando"! Questa volta, conoscendomi, ho deciso di agire in modo diverso. Ho cercato di essere il più preciso possibile, per sostituire pochi condensatori, ci ho messo, infatti, un sacco di tempo.

Per i problemi che aveva, sono andato abbastanza meccanicamente, ho prima sostituito tutti i condensatori a carta. Poi ho dato tensione e ho visto che mancava l'anodica e, quindi, ho sostituito le due resistenze in serie al raddrizzatore, dopo avere verificato che fossero effettivamente fuori tolleranza. Poi sentivo un po di ronzio e ho sostituito i condensatori col "cerchietto". Ho deciso, poi di misurare le tensioni, ma non avevo fatto caso, mea culpa, ai problemi della tabella.

Effettivamente l'elettrolitico da 16uF è quasi sicuramente in corto, infatti ho l'anodica fino alla resistenza di 47k, e poi più nulla. Non ho ancora avuto tempo di scollegarlo e vedere se ritorna. Purtroppo la capacità più vicina che ho trovato è solo di 22uF, vedrò di sostituirlo.
Il problema principale è la tensione bassa, all'origine, infatti, a raddrizzatore collegato, ho in ingresso a quest'ultimo una tensione (non ricordo bene) di circa 140v, dovuta a non so che cosa, speriamo non all'autotrasformatore.
I condensatori sostituiti sono tutti con tensioni abbondantemente maggiori, per fortuna il negozio dove li compro, ha una grande quantità di assiali, a tensioni alte.

Per ultimo, l'oscilloscopio ce l'ho ma, purtroppo, ho un diodo sulla scheda di alimentazione in corto che, però, non riesco a trovare.
Quindi, per adesso, vado di supertester 680r...questo passa al convento.

Per finire, questa mia passione, tanto forte, mi ha influenzato anche nella scelta dell'università, infatti studio ing. elettrotecnica.

Nell'augurarti una buona settimana, ti ringrazio per la tua, grande disponibilità.
Grazie
Andrea
FABRIZIO Posted - 23 February 2013 : 22:37:07
Gentilissimo Andrea,
innanzi tutto, come é mia abitudine, mi complimento con te per possedere un magnifico 255 e per cercare di riportarlo "in vita", operazione non troppo difficile per chi mastichi un pò di "valvolite" ma da trattare con attenzione se non si hanno precise conoscenze nel campo.

Dico subito che non é mia intenzione nè giudicare il tuo operato e nemmeno dare patenti di Radiotecnico a chi magari il radiotecnico lo fa da prima che io nascessi..

Ma non conoscendoti e volendo darti quell'aiuto che tu stesso hai richiesto su questo sito, la mia prima responsabilità é quella di capire il livello di conoscenza dell'interlocutore in modo da "dosare" in maniera accurata gli eventuali consigli evitando di mettere la persona nelle condizioni di......distruggere l'apparecchio, invece che ripararlo !

Questa lunga premessa in quanto, dalle tue parole (e mi scuso se non fosse così) mi pare di capire che i tuoi tentativi stiano andando un pò a...caso limitandoti a misurare tensioni lette sul bollettino o limitandoti a verificare componenti che, magari seppur alterati, forse funzionano ancora e invece, non seguendo una traccia precisa della logica del circuito. Ma veniamo al dunque:

Tensioni sulle valvole diverse da quelle ufficiali, non é detto che siano generate da componenti alterati laddove le andiamo a misurare ma potrebbero essere "indotte" da altri componenti che, facendo lavorare le valvole in una zona di caratteriatica diversa, darebbero l'impressione che sulle stesse arrivino tensioni diverse per colpa di altri mentre invece magari non é così.

Prima regola:
Assicurarsi di disporre della documentazione necessaria e questo é ancora più importante perché del 255 ne sono stati prodotte diverse serie con differenti valvole finali, dalla UL41 alla 35D5 alla35QL6 e non tutte con gli stessi pin equivalenti

Tu mi parli di 35D5 per cui devo arguire che hai sfilato la valvola e hai controllato che fosse quella e quindi preso lo schema del 255 dotato di quella valvola (bollettino 68)

Seconda regola:
.......non bisogna fidarsi ciecamente della documentazione trovata, infatti, in questo caso, purtroppo, sul bollettino 68 che tratta del 255 con finale 35D5, la tabella tensioni ......é sbagliata !

Come puoi vedere dallo schema (che é giusto) sulla valvola, i pin 1-9, 2-8, 3-7 sono in comune, cioé sono collegati assieme !!

Invece, nella tabella, pare che il 2 e l'8 siano diversi.
La tensione giusta é quella dello schema e cioé 135 in ascolto e 110 in registrazione.

Terza regola:
A volte certi vecchi schemi vanno ....."capiti" e quelli della geloso non fanno eccezione.
Su questo schema troverai delle resistenze siglate ad esempio 0,22 oppure 0,1 oppure 0,47.
La regola vorrebbe che fossero ohm, ma invece.........sono Megaohm !!
Per cui 0,22 vuol dire 220Kohm, 0,1 significa 100Kohm, eccetera..!

Fatte queste doverose precisazioni, freghiamocene della tabella e guardiamo SOLO lo schema che, per fortuna, é giusto e non parliamo di piedini ma parliamo di "funzioni" che serve a meglio capire il circuito.

Riprendo la tua tabella:

<<35d5>>

<<pied.1 0v (ok)>>
E' corretto perché essendo la griglia controllo questa deve sempre essere a zero o a tensione leggermente negativa, MAI positiva

<<pied.2 100v (invece di 135) e 100v (invece di 110)>>
Potrebbe essere dovuto a una tensione di alimentazione più bassa

<<pied.3 <4v (invece di 7)>>
Stesso discorso>>

<<pied.4 - pied.5 0v>>
Misura senza senso in quanto il filamento va misurato tra i due pin e non verso massa.
La tensione di filamento tra 4 e 5 deve essere 35 volt in CA

<<pied.6 120v (invece di 150v)>>
Stesso discorso, potrebbe essere l'anodica bassa

<<pied.7 4v (invece di 7v)>>
Il pin 7 é uguale al 3 e sono connessi assieme

<<pied. 8 Alta molto alta. >>
Deve essere uguale al 2 perché sono lo stesso pin

<<Passando alla ECC83>>

<<Sono tutte ok tranne sul piedino 1 dove mi ritrovo 0v, invece di 70v, e sul piedino 6 che invece di 100 ne ho 50.>>

Allora, sulla placca (pin 1) se manca tensione bisogna andare indietro fino a quando la sitrova.
Il percorso è:
-Resistenza da 0,22 (mega) (o 220K)
-Resistenza da 47K
-Resistenza da 6,8K
Se manca tensione sulla placca (pin1) molto probabilmente potrebbe essere interrotta o la 0,22M o la 47K.
Potrebbe anche essere in cortocircuito il 16uF per cui basta dissadarlo da un lato per vedere se tensione ritorna.
In questo caso, egli potrebbe essere anche la causa delle tensioni anodiche tutte più basse e la 47K potrebbe essersi arrostita.

La tensione più bassa sul pin 6 (seconda placca)potrebbe essere causata dalla perdita del condensatore da 10K o da quello da 250pF (difficile...) o da quello da 50K posto tra R1 e la resistenza da 0,1 (Mega) cioé da 100K.
La R1 come vedi dalla tabellina sulla Sx varia a seconda del modello tra 47K e 68K per cui verifica quele é il tuo modello.

Questo per rispondere alle tue domande ma se vuoi un consiglio, comincia.....dall'inizio !!

E precisamente comincia dal motore su cui devono arrivare i 160vAC del trasformatore e poi al raddrizzatore alla cui uscita ci devono essere 165-170V sul condensatore da 50uF e che dopo la resistenza da 180ohm 1W la tensione deve essere di circa 150v (la stessa del pin 6 della finale in quanto alimentata attraverso il primario del trasformatore di uscita).

Controlla che i due elettrolitici appaiati e identificati da due cerchietti (di cui uno connesso al pin 2 della finale) siano buoni e non in corto in quanto potrebbero essere causa della caduta di tensione.

Attenzione infine ai condensatori a carta da te sostituiti e la cui tensione di lavoro é bene che non sia inferiore a 250volt (meglio 300) e che non é facile trovare in commercio (se non a tensioni basse...). Idem per gli elettrolitici dell'anodica, minimo 250V.
Quelli catodici vanno bene anche 25-30V

Verifica anche il valore della resistenza di griglia della ECC83 da 6,8M che facilmente si alterava, casomai cambiala.

Infine, i ronzii cui fai riferimento sono causati dalla BF indotta dalla tua mano per capacità indotta nel puntale del tester.
Infatti Geloso raccomanda di usare voltmetri a valvola che, all'epoca, notoriamente, avevano in dotazione puntali schermati dalla BF.
Inutile dire che certe misure sarebbe meglio farle con l'osciloscopio ma.....non tutti possono avere un oscilloscopio a portata di mano !!

Segui lo schema e cerca di capire la logica del suo funzionamento che é alla base per capire anche i guasti e le loro cause.

Le tabelle, specialmente quando sbagliate, meglio....ignorarle !

Buon lavoro

FABRIZIO i4-YFC

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