Grazie di cuore a tutti...
Nome e cognome: andrea iw2ntf | data: 02/02/2008 |
Commento: Complimenti al webmaster, il sito migliora sempre più.... così sempre più possiamo ricordare l'Ing. Giovanni Geloso. Ottima idea anche quella dei filmati. complimenti andrea iw2ntf |
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Nome e cognome: VIto | data: 28/01/2008 |
Commento: Salve, purtroppo sono troppo giovane e non ho avuto la fortuna di vivere la mia infanzia nel boom della diffusione dei fantastici apparecchi della Geloso... leggendo le pagine di questo stupendo sito e i commenti di tanti visitatori, ho provato una sensazione davvero particolare... peccato che questo mitico marchio non esista più, sarebbe stato un vero e proprio fiore all'occhiello per tutta la nostra Patria... Grazie di cuore per il lavoro che avete svolto e per le bellissime sensazioni che avete saputo far suscitare in noi visitatori. Vito, Lucera (Fg) |
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Nome e cognome: luca pittaluga | data: 10/01/2008 |
Commento: Il 3 gennaio dell'anno appena trascorso, al contrario di quest anno, era una gionata splendida,con temperatura primaverile ed io strizzavo l'occho alla mia mitica moto guzzi per il primo giretto di inizio anno,quando,accingendomi a chiudere il mio laboratorio per la pausa pranzo, squillo' il telefono, ormai era trascorsa l'ora di chiusura e fui preso dal dubbio se rispondere o meno, ma qualcosa mi spinse a rispondere, era la signora Gianfranca Geloso figlia del fondatore Giovanni Geloso. Ricordo nitidamente quella telefonata durata circa un ora , nella quale ella con commozione mi racconto' alcuni aneddoti del padre, come ad esempio il suo attaccamento alla liguria, che ha sempre considerato la sua terra, ai suoi amici liguri, con i quali parlava sempre rigorosamente in dialetto ecc. La telefonata termino' con la reciproca promessa che ci saremmo incontrati di persona per scambiare quattro chiacchiere da buoni liguri di li a breve, ma purtroppo la Signora gia' seriamente malata e' mancata il 21 maggio. Posso pero' ricordare distintamente che ha ringraziato profondamente me, e tutte le persone che disinteressatamente contribuiscono a ricordare la figura di suo padre. luca.pittaluga@libero.it | |
Nome e cognome: Filippo Maniscalco | data: 08/01/2008 |
Commento: Ho 49 anni, da piccolo ascoltavo i primi successi dello Zecchino d'oro su un fantastico giradischi a valigetta dal nome "Geloso", poi ci ascoltavo i 45 giri degli anni '60. Ho tutt'ora quell'apparecchio che custodisco "gelosamente". Che bei ricordi... grazie! |
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Nome e cognome: Glauco Biagioli | data: 31/12/2007 |
Commento: Sono capitato per caso su questo sito, e devo dire che è stata un' emozione indescrivibile sfogliare queste pagine, ricche di tante informazioni utili e corredate da tantisisme belle foto. Non pensavo ci fossero tante persone che come me avessero la passione per questi mitici oggetti, passione che porto con me da quando avevo 4/5 anni, età nella quale mi venne concesso dai miei genitori di poter mettere mano sul G. 681 seppure per la sola funzione di audizione (come mi piaceva schiacciare quel tasto verde!!) Inutile dire che questo oggetto fa parte dei miei ricordi piu belli, oggetto che mi ha accompagnato fino ai miei attuali 42 anni. Naturalmente mi sono sempre adeguato ai tempi, in fatto di alta fedeltà, e attualmente posseggo vari modelli di registratori Geloso acquistati nei mercatini, ma il G681 continua ad occupare uno spazio tutto suo, perchè se c'è un oggetto a cui sono legati tanti bei ricordi della mia vita quell' oggetto è proprio lui! Quante registrazioni fatte alle 23,00 di sera quando i miei familiari erano andati a dormire per evitare che facessero rumore o che parlassero e che tali rumori raggiungessero il sensibilissimo ed impietoso microfono T26!!! E poi le varie prove prima di iniziare una registrazione, regolazione dei toni acuti e del volume della sorgente sonora, i vari tentativi di avvicinare o allontanare il microfono al fine di ottenere la migliore resa sonora. Insomma per registare non ci si limitava a schiacciare un sol tasto come si fa adesso, ma era un vero e proprio "rito". E poi che belli que "Click" che rimanevano incisi sul nastro tra una canzone e l' altra causati dall' arresto e dalla ripresa della registrazione. E quell' odore di nastro magnetico che si sentiva dopo che il g 681 era in funzione e si era "scaldato" un pò. E il natro che si spezzava e bisognava seguire la procedura per far si che al passaggio del nastro sulle testine si percepisse appena il tratto danneggiato. Che bello poi l' indicatore di livello che bisognava controllare scupolosamente durante la registrazione per evitare cge raggiungesse la zona rossa ( in realtà io lo facevo oscillare sempre nella zona verde, evitando anche che raggiungesse troppo spesso la zona gialla. Beh, potrei scivere per ore, immerso come sono nei miei ricordi, ma ora che conosco questo meraviglioso sito non mi mancherà modo. A proposito, mentre sto scrivendo queste righe il mio G.681 è qui sulla mia scivania.... e sta funzionando perfettamente come sempre!! A presto amici! Glauco Biagioli MSN MESSENGER: mazda323flantis6@hotmail.it |
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