...Nel 1931, nonostante le molte brillanti affermazioni avute negli Stati Uniti, decise di rimpatriare e di avviare una iniziativa industriale propria. In questo stesso anno fondò la John Geloso S.A. (Società Anonima N.d.R.) in una modestissima sede in Milano, Via Sebenico n. 7, iniziandovi la costruzione di materiale per radio-ricevitori e per amplificatori.
Creò apposite "scatole di montaggio", che raccoglievano tutti i componenti e le parti necessarie per realizzare un completo apparecchio e che rappresentarono un passo molto importante per la formazione professionale teorica e pratica di successive generazioni di tecnici, ed allora era sicuramente dal punto di vista economico anche più conveniente.
Progettò anche macchine avvolgitrici per trasformatori e bobine e ne curò la realizzazione, creando così gli strumenti indispensabili per una lavorazione industria nazionale, ancora agli inizi, non era in grado di fornire.
Nel 1932 la Sua industria va sempre più ingrandendosi e trasferisce la sede in Viale Brenta 18, ove i locali vengono via via ampliati per fare fronte alle maggiori esigenze di spazio della produzione crescente.
Nel 1939 la Sede Centrale della Geloso si trasferisce nel grande stabilimento di Viale Brenta 29 (sede centrale sino alla chiusura della ditta), su di un'area di oltre 17.000 mq.
Scoppia la guerra, e la Marina Militare Italiana trova nell'Ing. Geloso il tecnico che risolve sempre in modo nuovo e geniale i numerosi ed essenziali problemi relativi alle telecomunicazioni, ai sistemi di localizzazione elettroacustica del naviglio di immersione ed in superficie, alle comunicazioni a viva voce tra comando e reparti operativi su sommergibili e navi, nonché altre applicazioni tecniche.
Mancano le materie prime, per esempio il rame, ed allora Egli si dedica collateralmente allo sfruttamento di una miniera nei pressi di Levante, traendone il metallo per la produzione dei fili rivestiti e di quelli smaltati, che produce in un apposito impianto di trafileria e smaltatura dotato di macchine automatiche a ciclo continuo da Lui progettate e realizzate, le quali rappresentano in questo campo un anticipo sui tempi.
Nel frattempo l'Ing. Geloso viene designato quale esperto del nostro Paese nella Commissione Tecnica della NATO., dove per lunghi anni presta disinteressata, efficiente e competente attività, facendo valere idee e consigli che incontrano l'apprezzamento di tutti ed in particolare dei tecnici americani, pur essendo la tecnica statunitense di gran lunga più avanzata di quella europea.
Nel settembre del 1949 iniziano le prime trasmissioni televisive sperimentali e la Geloso è all'avanguardia, presentando un prototipo (GTV 1001) che, successivamente perfezionato, le consente nel 1952 (data di inizio del regolare servizio commerciale televisivo) di essere tra i primi costruttori sul mercato.
E' Suo il merito della diffusione popolare nel nostro Paese del registratore magnetico. Dapprima a filo (mod. G 239, G 240, G 241 e G 242) e poi a nastro, verrà venduto, sin dai primi tempi, a prezzi accessibili a qualsiasi compratore, attuando così una volta di più il Suo principio -essenzialmente morale- di offrire prodotti di alta qualità a prezzi i più bassi possibile onde non precludere l'acquisto anche ai meno abbienti.
L'attività di radioamatore dell'Ing. Geloso (I1JGM) ebbe come conseguenza, sul piano industriale e realizzativo, lo studio e la costruzione di ricevitori e trasmettitori per le gamme radiantistiche, oltre a gruppi pilota (VFO) ed altre parti staccate con le quali numerosissimi radioamatori in tutto il mondo hanno realizzato la propria stazione ricevente-trasmittente.
Nell'aprile e nel settembre 1968 ha la soddisfazione di vedere apprezzati ed ammirati dal pubblico e dai tecnici, in occasione della Fiera Campionaria e della Mostra della Radio e Televisione di Milano, i ricevitori per televisione a colori il cui studio era stato iniziato da vari anni ed aveva avuto come risultato l'elaborazione di circuiti presentanti alcune soluzioni del tutto originali.
Questo nuovo settore di attività aveva richiesti investimenti ed impegno notevoli ed era da Lui costantemente seguito con passione ed interesse.
L'Ing. Geloso, come sempre, è collaboratore tra i suoi collaboratori, ed il lavoro costituisce la naturale ed ordinata esplicazione di sé stesso. Per il lavoro le ore del giorno non sono mai sufficienti, anche perché lavorare rappresenta per un continuo interessamento verso l'evoluzione del mondo tecnico ed una continua ricerca a Lui spontanea e necessaria.
Curarsi di ogni problema tecnico, organizzativo, finanziario e commerciale è dunque una manifestazione della Sua natura, del Suo modo d'essere, ed il risolverlo con equilibrio, intuito ed avvedutezza è la logica conseguenza di una considerazione riflessiva e complessa...